In questi casi, si ricorre alla legge.
Se il padre ha il cancro, e ha bisogno di fare visite e controlli, al tuo ragazzo (per fortuna mi pare regolarmente assunto), spettano PER LEGGE delle ore di permesso per poterlo accompagnare, casomai il datore di lavoro non volesse concedergliele o facesse ritorsioni, lui può rivolgersi ai sindacati, che potranno mettere a disposizione l'assistenza legale del caso, ma di solito già solo la frase "Mi rivolgo ai sindacati" fa miracoli su datori di lavoro poco disponibili e comprensivi.
Sempre la legge, stabilisce che l'obbligo di assistenza al genitore ricade su ENTRAMBI i figli, non metto in dubbio che la sorella sia in America per lavorare e non possa lasciare l'impiego e la nuova famiglia (se se ne è costruita una) di punto in bianco, ma se guadagna bene, o per qualsiasi motivo dispone di buone risorse economiche DEVE contribuire finanziariamente ad aiutare il fratello in questo momento di difficoltà, viceversa se sta in America solo per turismo, non ha un impiego stabile o legami che la trattengono, può tranquillamente tornare a casa e assistere il padre, mentre il fratello va a lavorare.
Preciso che queste non sono opzioni della serie "Se ho voglia lo faccio, se no no" sono OBBLIGHI DI LEGGE, qualora la ragazza si rifiutasse di tornare, aiutare economicamente o cmq collaborare in qualche modo, a meno che non riesca a dimostrare di avere OTTIMI motivi per non farlo (e il classico "Era un padre di *****", in questi casi non vale) il tuo ragazzo potrebbe rivolgersi a un avvocato, e verrebbe costretta nel giro di un'udienza o a tornare in Italia con la forza, o a versare un risarcimento in denaro.
Mi rendo conto tutto questo possa sembrare aberrante, ma queste leggi sono state fatte PROPRIO per evitare che uno dei figli finisca col sobbarcarsi un impegno e una fatica abnorme, mentre l'altro (o altra in questo caso), pur avendo magari anche delle motivazioni comprensibili, se ne freghi e si faccia vivo solo per l'apertura del testamento, e rivendicare a gran voce la sua parte di eredità.
Digli di chiedere informazioni al datore di lavoro per i permessi, e di parlare con la sorella per trovare, in serenità, la soluzione migliore, nel caso la sorella chiarisse in modo inequivocabile di NON voler aiutare, digli di contattare immediatamente un avvocato.