Con il termine voyeurismo, o scoptofilia, si definisce l'atteggiamento e la pratica sessuale di chi, per ottenere l'eccitazione e il piacere sessuale, desidera e ama guardare persone seminude, nude o intente a spogliarsi, o altresì persone impegnate in un rapporto sessuale.
Il voyeurismo non è necessariamente considerato come una parafilia, ovvero come una forma patologica di sessualità, ma può divenirlo laddove esso divenga, per un periodo di tempo prolungato, l'unica forma di soddisfazione sessuale raggiunta dal soggetto, provocando danni o limitazioni alla sua vita di relazione e/o svolgendosi nei confronti di soggetti non consenzienti.
Va infatti sottolineato che il voyeur, definito anche "guardone", con tono maggiormente spregiativo, è colui che osserva gli altri per ricavarne eccitazione; ma questo atteggiamento può rivolgersi a persone consenzienti, o meno.
Si è ad es. diffuso, di recente, anche grazie all'uso di internet, il fenomeno di luoghi, quali parcheggi pubblici, in cui coppie o gruppi di persone si incontrano con lo scopo di avere approcci sessuali, accordandosi anche con singoli voyeur che nell'incontro si limitano esclusivamente all'osservazione dei corpi e dei gesti altrui.
Il termine voyeurismo si è nel tempo allargato arrivando a comprendere ogni attività mirata all'eccitazione sessuale mirante l'osservazione di corpi, anche solo seminudi o del tutto vestiti. Si tratterebbe quindi, in questo caso, di una "attività" svolta quotidianamente dalla quasi totalità degli esseri umani.
Va altresì rilevato che forse, fra tutte le pratiche sessuali alternative al sesso tradizionale, il voyeurismo è oggi la più diffusa: esso infatti si svolge comunemente, da parte di tutti coloro che provano eccitazione a osservare coppie o singole donne (e anche uomini) che mostrano le proprie nudità o le proprie attività sessuali in fotografie, filmati erotici amatoriali, o in siti internet dedicati a questo specifico scopo.